> La Città di Nessuno - Gdr Yaoi /Slash Originale <

Mangiando...

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  1. -PruX!
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    Ok xD Questa è la prima role sessualmente spinta..durante la quale,piuttosto che arrossire,rido come un'ossessa!
    xD Ora,immagino camera di Aris ricoperta di profilattici,ovunque ci stanno cartine argentate aperte...e tanti pennywise appesi...
    Pennywise colorati,profumati,fruttati...ovunque,prendete il vooooostro pennywise xD
    Che poi,figuriamoci se Egon trova problemi ad acquistarne pff ù_ù in caso manda Aris xD e si gode la scena dall'esterno.
    Sul serio..lo immagini?
    ARIS:salve signora,vorrei dei pennywise...
    TIZIA:dei cosa?
    ARIS:dei pennywise...quei cosi,gonfiati,che puoi appendere...eh...eh..si..i pennywise xD
    Aiutatemi,vi supplico x'D

    Quel piccolo,furbo,semplice bacio...portò il rosso a gemere soffusamente,il che fu decisamente gradito dal moro.
    Era dura da ammettere,ma tra tutte le caratteristiche del rosso..che Egon amava,come..le labbra dolci,il naso morbido,le guance rosse,il corpo leggero e grazioso,il ventre piatto,l'ombelico delicatamente annodato...aish,amava tutto di lui,ma sentirlo gemere...era..da dannazione divina.
    Quei movimenti di bacino,i baci caldi e sensuali,i loro corpi pronti a farsi amare...tutto lo accendeva,come un fiammifero strisciato contro la patina ruvida del pacchetto.
    Aris era il suo combustibile preferito...e lui invece,era diventato un tocco di legno,pronto da ardere.
    Sentire i suoi piccoli suoni portati dal piacere,non poteva far altro che eccitarlo,condurlo verso quei desideri che doveva rendere reali.
    Quanto poteva essere ammattito per quel ragazzo? Quanto gli piaceva?
    Egon lasció che si sporgesse ancora,ma quei piccoli movimenti,voluti o no,gli suggerirono che..lasciarlo fare avrebbe spinto i due..verso lo stesso punto..che avevano condiviso la notte prima.
    Il moro si lasció baciare,evitando quindi di rispondere alla sua richiesta dolcissima.
    Aris lo rendeva davvero l'uomo piú felice del mondo.
    Quel piccolo rosso sapeva come farlo sentire bello,sapeva ripeterglielo sempre,sottolinearlo,elogiarlo persino con chi non c'era piú.
    Aris riusciva a tollerare la sua irascibilitá,gli perdonava i litigi,lasciava alle proprie spalle i momenti in cui Egon..piú che proteggerlo,aveva rischiato di terrorizzarlo.
    Aveva abbandonato la droga per amore,si era fatto in quattro per il moro,aveva abolito quelle che erano sempre state la radice della sua esistenza.
    Giá il suo lasciarsi spogliare era un passo da giganti.
    L'Aris che aveva conosciuto Egon era incredibilmente turbato dall'idea di farsi vedere..spoglio.
    Il moro ricordava alla perfezione il primo bagno;giá controllare le braccia era stata un'odissea.
    Ora invece,sedeva sulle sue gambe,tranquillo e spensierato,e si era lasciato spogliare e rivestire,baciare e coccolare,amare e risoettare.
    Durante la cena poi,ok..non che avesse mangiato chissá quanto,aveva stuzzicato il cibo,e lo aveva mandato giú,senza fare storie.
    Egon aveva apprezzato davvero tanto la sua scelta di mangiare.
    In poche parole,il rosso era la persona che..davvero amava,che..era li con uno scopo;Aris non era uno di quelli che finivano nel dimenticatoio.
    Nel dubbio delle loro vite,avevano deciso di non arrendersi,di lottare..di stare assieme per essere piú forti,piú pronti,piú vivi.
    Il moro prese le mani del rosso e lentamente le accompagnó contro il proprio petto;gli permise di sentire ancora il proprio cuore,di poter udire i suoi suoni di festa,armoniosi e sostenuti dalla fantasia spettacolare di quell'amore nascente;portó le mani del rosso sulle proprie spalle,sul collo per fargli conoscere il desiderio,per mostrargli apertamente quanto il suo corpo gli facesse gola.
    Quando le mani raggiunsero il viso del moro,sempre accompagnate dalle proprie,Egon addentó le sue dita giocosamente,le assaporó con grazia,ci giocó con la lingua e ci fece quasi l'amore.
    Era strano,ma giocando a fare il medico legale,e sezionando il panino,Aris aveva fatto si che..parti del suo corpo prendessero un pizzico di sapore,e ora..le sue dita erano al gusto pomodoro e hamburger;Egon ridacchió ed inizió a fargli il solletico,esaudendo il desiderio del rosso che voleva vederlo allegro e sorridente.
    Era bella,bellissima quella loro storia d'amore.
    Non era la semplice storia nella quale..due si vedono,si piacciono e scocca la scintilla,no..,era una storia che aveva alla base due ragazzi dal passato struggente,due ragazzi che avevano le vene ostruite dal dolore e che si erano accasciati contro il destino,piuttosto che inseguirlo e cambiare i suoi piani.
    E invece...si erano incontrati,Egon lo aveva visto come un semplice ragazzo bisognoso di cure..e poi,nella semplicità della vita,era finito con l'innamorarsene..e tutto era diventato cosi equilibrato,cosi forte e bello.
    Il moro sollevó quel corpicino e lo fece sdraiare contro le lenzuola che erano rimaste a bordo,visto che poco prima..Aris le aveva spinte ovunque,e lo torreggió ponendo le ginocchia al lato dei suoi fianchi.
    Leggero come una piuma,si premette contro di lui,e senza timore di sentirlo urlare o vederlo piangere,sollevó la maglietta,scoprendo il suo petto giovane e giá scosso dal respiro accelerato.
    Il moro alzò gli occhi grandi e carichi di desiderio,e lo mangiò con gli stessi,mentre già accarezzava il ventre del rosso,giocando allegro con la punta delle dita.
    L'ombelico prendeva spazio al centro esatto del ventre,ed Egon poteva giocarci tranquillamente,fingendo di essere una piccola formichina alla ricerca del proprio tesoro.
    Egon si sollevò di poco,rimanendo il silenzio,per poi alzare le braccia e togliersi i capelli dal viso;erano diventati davvero lunghi,e cosi..semplicemente li legò tra di loro,formando una sotto specie di nodo che..non appena lo vide sdraiarsi sul rosso,si sciolse facendo scivolare i capelli..nuovamente davanti al volto.
    Egon guardò Aris...e rise di nuovo,un po' per i capelli che solleticavano...un po' perchè il nodo si era sciolto;motivi futili si,ma se Aris amava vederlo sorridere,bhe..avrebbe sorriso per ogni cosa.
    Anche a me piaci tanto..
    Il moro rotolò al suo fianco e lo strinse a se accarezzandogli il punto vita.
    Mi piaci quando salti come un gatto,quando gemi,quando arrossisci,quando mi accarezzi,quando ti strofini il viso con il dorso della mano,quando cammini scalzo,quando rotoli nel letto,quando ti siedi sulle mie gambe,quando metti il broncio,quando mangi,quando osservi le cose con attenzione,quando sei sdraiato al mio fianco,quando facciamo il bagno,quando ti vesti lentamente,quando ti lasci baciare,quando mi permetti di spogliarti...
    E fece finta di contare il tutto sulle dita,finendo poi con lo scoccargli un bacione energico sulle labbra,succhiandole piano e ricoprendole di baci leggeri poco dopo.
    La verità che oramai faceva parte della vita del rosso e del moro,era la verità più piacevole al mondo.
    Certo,dovevano avere a che fare..l'uno con i difetti dell'altro,ma comparati al loro amore...erano difetti,leggerissimi e sopportabilissimi.
    Aris doveva tollerare l'eccessiva gelosia del moro,ed Egon doveva imparare ancora,a tollerare il mancante appetito del rosso.
    Non uscire mai dalla mia vita...
    Già,desiderava dirglielo da tempo,ma quello gli parve il momento più adatto,anche perchè Aris..aveva ormai assunto la forma di mezzo cuore,che mancava al suo per essere totalmente completo.
    Rimase in silenzio per qualche secondo e poi..leggermente sbadigliò;avevano passato un'altra notte in piedi...oddio,sdraiati...si,ma sempre svegli.
    Che ne dici...se domattina ti porto a vedere la palestra?
    Chiese tutto raggiante,sicuro di poter fare davvero poco,visto che ancora le ferite erano fresche..ma almeno,poteva fare una piccola corsetta sul tappeto o eventualmente allenare le gambe....poi avrebbe ripreso il normale allenamento.

    Edited by -PruX! - 1/8/2013, 13:23
     
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    Aris gli aveva sorriso contento perché era bello come fossero complici silenziosi di quel loro tutt’uno.. era.. così bello.
    Si erano cambiati a vicenda e senza rendersene conto.
    Aris ripensava spesso a quando si erano conosciuti, ai passi da gigante che avevano fatto. Si ricordava alla perfezione la costante paura che aveva che un bel giorno, Egon, tornando a casa con qualcun altro che aveva trovato in giro lo avrebbe fatto sloggiare.. poi..t ra loro era scoccata la scintilla, quella lenta consapevolezza che insieme non erano la scintilla, non la fiamma ma l’incendio intero e allora le cose erano cambiate.
    Chissà se Egon aveva la stessa paura..
    Ho sempre avuto paura.. che mi sostituissi… sai.. con qualcun altro trovato in giro..
    Disse per poi baciarlo.
    Ma poi.. la mia paura si è trasformata.. in qualcuno che ti portasse via da me.
    E ridacchiò tranquillo. Era vero , come si poteva pensare il contrario? E che cavolo, Egon usciva, se ne andava in giro per lavoro e poi? Che diavolo.. tutti lo guardavano.. e glielo consumavano!
    Socchiuse gli occhi e si lasciò guidare le mani lungo il corpo del moro e il cuore prese a battergli velocemente, come una pompa inferocita..
    Nnh..
    Lo desiderava davvero e così facendo non faceva che farglielo bramare ancora di più. Non sapeva se Egon, prima del grande passo, volesse aspettare che Aris avesse raggiunto la maggiore età, ma.. se così fosse stato quello era un gioco perverso e crudele.
    Insomma.. era come dirgli guardami, toccami.. ma poi fermati lì.
    Si mordicchiò le labbra arrossendo quando lo vide leccargli piano le dita.. tutto quello gli trasmetteva di quelle sensazioni che.. andavano dritte dritte al basso ventre..
    Non poteva fare nulla.. era come se la sua testa avesse preso a vagare e al posto delle dita.. ci fosse ben altro.
    Ok, era da pervertiti e da pazzi ma.. aveva delle fantasie pazzesche in quel momento ed era così rosso che sembrava potesse prendere fuoco.
    L’eccitazione gli passò solo quando il ragazzo gli fece il solletico. Si contorse sotto le sue mani, rise come un matto e cercò di strisciare via da lui perché era a dir poco troppo preso da quel solletico. Dovunque lo toccava gli veniva da ridere.
    Sei sleale!
    E rideva, rideva come un matto.
    Si fece sdraiare e si lasciò tirare su la maglia. Lo guardò e gli fece l a linguaccia.
    Sei grande eh?
    Non lo stava prendendo in giro, non lo stava stuzzicando era solo un modo gentile per dirgli che che amava quel suo lato.. era così bello, così grande, così forte.. lo prendeva e lo rivoltava come un burattino.
    Ridacchiò ancora al suo tocco e nel vederlo annodarsi i capelli, lo guardò con il tipico sguardo da pazzo che aveva quando si emozionava e provò anche lui a fargli un nodino, senza strappargli i capelli.
    …Li taglierai?
    Lo domandò per curiosità.. e chissà, se avesse detto di sì, come li avrebbe tagliati? Solo di poco o drasticamente? Chi poteva dirlo?
    Se lo vedeva un Egon con i capelli medio corti.. gli sarebbe piaciuto vederlo.
    Non si aspettava tutta quella lista di cose che di lui piacevano ad Egon.. insomma sì, si aspettava qualcosa del tipo “mi piaci quando sorridi” o qualcosa di simile, ma quella… era tutta un’altra cosa.
    Era come se gli avesse detto “sai, di te mi piace tutto” .. era bello.. era incredibile.. era dolce, altro che storie.
    Si era tranquillamente crogiolato in tutti quei “ quando ti..” e.. stava bene.
    Gli piaceva eccome.
    Tra l’altro anche Aris si rendeva conto che la cosa bella di loro due era che non si assomigliavano e non si capivano.
    Tra di loro non c’erano sguardi di intesa, non c’erano occhiate loquenti o comunicazioni telepatiche. Non erano perfetti e nemmeno dolci e zuccherini.. erano esattamente l’opposto.
    Per questo ad Aris piaceva il moro. Non era compiacente, non era accondiscendente, non era sempre pronto a venerarlo.
    Egon era un osso duro a cui bisognava tenere testa.. o con cui ci si poteva rifugiare nell’armadio quando gli faceva paura, ma ciò nonostante era quello il bello di loro due.
    Gli aveva sorriso, aveva strofinato il nasino contro il suo e si era addolcito come uno zuccherino.
    Sì… mai.
    Uscire dalla vita di Egon?..Che?! Scherziamo?! E poi? Magari vedevamo Aris astronauta eh? Così gli diede tanti teneri bacini e gli accarezzò il viso mentre lo vedeva sbadigliare.
    Poi si illuminò e si eccitò di nuovo.
    Os, sì la palestra! Andiamo in palestra, i palestra!
    E poi, come se Egon gli avesse raccontato la favola della buona notte, gli aveva dato un paio di baci, uno in fronte e uno a fior di labbra, gli si era acciambellato addosso, schiacciandogli il viso contro il suo petto come faceva sempre quando aveva la certezza che la luce sarebbe stata spenta e si, la paura del buio già si affacciava nei suoi sogni trasformandoli in incubi e, con un dito appoggiato alle labbra, in nemmeno dieci secondi, già dormiva.
    Aris era così: tirava, tirava finchè poteva, finchè ne era capace e poi, improvvisamente crollava lì, ovunque si trovasse. Su una panchina, sulle scale, sul divano o sul lettino dell’ospedale mentre aspettava il medico non interessava. Se il sonno arrivava, si metteva giù e dormiva.
    Un po’ come il cibo: non mangiava quasi mai e stava a digiuno fino a quando poteva e quando non poteva più cibo, cibo, aveva bisogno di cibo, ovunque si trovasse e a qualunque ora del giorno e della notte.
    Era facile vedere che si era addormentato per davvero perché il respiro si era fatto subito regolare. Il punto era che l’idea della palestra.. era stata così bella che era un po’ come il Natale per i bambini: tutti eccitati, tutti emozionati e in nemmeno due minuti crollavano. Non c’era un vero perché ma funzionava così.
    Anche nel sonno voleva che Egon gli stesse vicino, così, con una mano, prese la maglia di Egon e la tenne stretta nella mano chiusa a pugno, assicurandosi così che non se ne sarebbe andato o meglio.. sarebbe potuto andare sì, ma se ne sarebbe reso conto eccome.
    Comunque era contento di essere riuscito a prendere sonno mentre la luce era ancora bella accesa ed Egon era lì con lui.. molto contento.. e così, magari, lui ed Egon avrebbero smaltito le ultime tracce di anestesia che avevano ancora in corpo.

    Ahahah bei in effetti anche io.. ma così sdrammatizziamo xD oltre ai momenti hot e hard, abbiamo i momenti idioti xD Bello no? xD
    Ahahah comunque un giorno dobbiamo ruolare con loro due mentre vanno a comprare i Pennywise xD sai che ridere? xD
     
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  3. -PruX!
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    Non ti sostituirei mai,per niente al mondo...
    Bhe...non era ancora ben sicuro di cosa avesse sentito...pensava di aver capito davvero male.
    Davvero quel cucciolino,pensava di poter essere cosi...facilmente sostituito?
    No,no...non aveva mai amato nessuno come amava lui,non aveva mai..dato tutto se stesso per una persona e lui..in quel piccolo..era davvero tutto..tutto....praticamente tutto quello che aveva.
    Con lui a fianco,anche una stupidissima bottiglia ammaccata diventava di grande valore,col rosso accanto...tutto brillava di più,tutto odorava di buono,tutto sprigionava una grandissima dose di forza,di energia..d'amore.
    Bhe,anche Egon...delle volte...aveva pensato di non poter essere al livello del rosso,nel senso che...Aris era più dolce,più tenero,più bello,più delicato...e bhe...si sentiva..troppo al di sotto,troppo..burbero,indelicato,poco dolce...e voleva davvero essere in grado di migliorarsi.
    Il rosso meritava tanto amore,che lui..non pensava di sapergli donare...e poi,aveva imparato a chiedere scusa,ringraziare,lasciarsi trasportare dalle sensazioni,ammettere di essere innamorato.
    Decisamente...ora era diventato..quanto meno..dolce e coccolone...e si,si sentiva meglio,perchè ora riusciva a dargli l'amore di cui necessitava.
    Egon sapeva stargli dietro,soffriva quando stava male,gioiva quando stava bene;aveva trovato il limite sessuale,lo aveva affrontato...e poi,era esploso in un gaudio totale quando ci avevano provato,quando avevano fatto qualche passo in più.
    No...nessuno mi porterà via da te,e nessuno ti porterà via da me...
    Commentò poi tranquillo,visto che...non avrebbe avuto occhi per altri ragazzi.
    Poi,parliamone chiaramente...quel piccolo nanetto rosso,profumato e tenero...poteva trovare qualcuno che..competendo con lui,potesse vincere?
    Nah,era troppo bello per avere rivali,sul serio...Egon era davvero innamorato...non solo del suo carattere,cristallino e forte allo stesso tempo,ma anche dal suo visino da furetto innamorato.
    Poi..semmai avessero trovato un intoppo,un altro ex omicida,possibili ragazzi interessati a lui o al rosso,Egon li avrebbe fatti fuori uno per uno...come avrebbe incenerito chiunque avesse solo pensato di poter interferire tra di loro.
    Aveva sofferto tanto in vita sua...conosceva il male dell'abbandono...e come Aris voleva che stessero per sempre insieme,Egon voleva che..quel per sempre fosse...infinitamente infinito.
    Erano innamorati,si amavano da matti...ed era davvero bello..trovare un amore cosi vivo,in mezzo a stragi e sofferenze,
    Ma non è vero,ahaha non sono sleale...solo..mi piace sentirti gemere...lo sai...eh?
    Ok,forse era sleale...visto che,prima lo baciava...lo scaldava come un cornetto di prima mattina...e poi..puff,lo abbandonava in un angolo perchè....
    Perchè...in realtà non sapeva controllarsi proprio bene..e non voleva finire col fare l'amore..troppo presto...anche perchè..Egon non conosceva i ritmi del rosso,e c'era molto altro da imparare...tutto ciò che precedeva l'atto sessuale vero e proprio.
    Poi..davvero,gli avrebbe permesso di eccitarlo in ogni modo e poi fargli il solletico.
    Ma...Aris,si rendeva conto di quanto potesse essere adorabile...mentre allungava le dita come un micio..per fuggire alla sua presa?
    Oh...era cosi bello,morbido,tenero...da diabete.
    Ad un certo punto però,quando il rosso riprese il respiro,parlarono di capelli.
    Egon doveva veramente tagliarli,altrimenti avrebbe finito col mangiarli mentre dormiva,oppure...li avrebbe ritrovati infilati nel naso,o attorcigliati ai capelli di Aris.
    Penso di tagliarli,si...e magari farò un taglio particolare...lo deciderai tu,mh?
    Già...voleva che fosse il rosso a decidere il taglio di capelli da fare...in un certo senso,voleva sottolineare quanto fosse importante per lui...il parere del piccino.....sperando comunque che non scegliesse un...taglio in stile chiazze rasate,punk o...altre cose troppo eccessive.
    Poi..nella semplicità del suo essere..ragazzo,Aris sottolineò che..non sarebbe uscito...MAI...dalla sua vita,e..trattenendo a stento l'emozione,visto che...sentirselo dire ancora...aveva un certo effetto,lo attirò a se e lo baciò con energia,mordicchiandogli il naso e dedicandogli una serie di bacetti delicatissimi lungo l'orecchio prescelto.
    Ti amo,ti amo cosi tanto...
    Sussurrò deciso ed innamorato,e quando il rosso divenne ancor di più simile ad un micio,accucciolandosi su di lui,Egon gli baciò il capo,sentendo il suo visino spingersi contro il proprio petto.
    Doveva...davvero essere terrorizzato dal buio,e prima o poi...assieme...avrebbero trovato il modo di combattere quella paura.
    Intanto,si allungò piano a recuperare la coperta,e stendendola delicatamente su entrambi,visto che Aris stava praticamente dormendo,di già,sopra di lui,sorrise e lo baciò ancora una volta,stringendolo con un braccio e sistemando l'altro dietro la propria nuca.
    Buona notte amore...
    Sussurrò;non era solito usare nomignoli preimpostati,ma davvero..per il rosso..quello era il nomignolo perfetto,in quel contesto,altrimenti..sarebbe stato fragola in eterno.
    Egon sbattè piano le palpebre,e dopo un piccolo sbadiglio,mosse piano il capo contro il cuscino,e senza spegnere la luce,si addormentò.
    Molte volte la vita...davvero mette va due corpi nel mondo,li dotava di cuore...di anima...di sentimenti...e poi li portava a conoscersi meglio.
    Egon era solo,abbattutto,abbandonato ad una vita insensata che..bhe..che davvero lo teneva in catene,perché..sebbene fosse lontano da malattie,vizi pericolosi..eccetto le sigarette,rimaneva comunque una vittima dell'apatia..e come tale..viveva solo per il piacere fisico..che dopo finito..lasciava comunque un gran senao di vuoto nel suo petto.
    Con Aris..non esisteva piú l'oscuritá..non c'era piú la voglia di essere stanchi per il piacere raggiunto,c'era una voglia strana,la voglia di..vivere..semplicemente.

    continua qui

    Gnaaah x'D ho già una mezza idea..particoooolaaare...però,aspetteremo u_u non c'è gusto fare accadere ciò...subito...pfff....
    Comunque,dopo averti incuriosita a dovere,sono sleale anch'io x'D,volevo chiederti u_u una cosetta..mando mp


    Edited by -PruX! - 2/8/2013, 15:02
     
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